“…l’amore era fuggire. uguale a dire che l’amore è correre. di soppiatto, nella notte. per andare o per tornare. l’importante è non stare mai fermi. questa la loro idea dell’amore. ciò ha portato un po’ di amarezza con gli anni. ma ora sanno che amare è evolversi, passare da uno stato più basso ad uno più alto. con i propri tempi. nei propri spazi. la pazienza è virtù di pochi, perché tutti vogliamo tutto e subito. per questo esistono occhi di tacco. l’alterego che sublima il loro bisogno insoddisfatto. il lusso riflesso negli occhi della gente è un lusso difficilmente gestibile. le persone non capiscono, si perdono, si confondono. in pochi sanno tenere la situazione sotto controllo quando si tratta di lusso. ma loro. sempre vive. in evoluzione. sottraggono lusso ai lussuosi per farne un’arte e non un fenomeno.
l’alcol annebbia la vista, ma arrivano comunque a casa. di Mister G neanche l’ombra.
mini nel garage.
tacco rosso e frangetta calimero barcollanti verso la porta.
appoggiata alla porta una tela.
che si apre tra guanti neri a pois bianchi.
un brivido scuote le delicate ossa.
una scritta ferisce la tela.
“uccidimi. e poi tutto andrà bene.”
Grazie a Emilio,che ancora una volta ha scritto di me,che mi conosce così bene da riuscire ad immaginare esattamente tutto quello che è successo in quella sera senza il bisogno di essere lì,che mi sostiene,mi sopporta,mi fa ridere,che c’è sempre,nonostante sia dall’altra parte del mondo!
“E allora,ancora una volta,spegni la luce,chiudi gli occhi e,schiaccia “play”…ed ascolta questa canzone di Giuliano Palma insieme a me …”