Sono cinque giorni che non scrivo il blog, sono stati giorni pienissimi in vista della riapertura di lunedì.
È stato un susseguirsi di emozioni, l’idea della riapertura di lunedî mi fa sentire come se inaugurassi OFICINA una seconda volta.
Ieri ho fatto la vetrina, dopo due mesi, oggi vedere tutto allestito e non coperto è stata un’emozione fortissima, difficile da spiegare,.
Solo una parola, FELICITÁ.
Amo il mio lavoro, a volte lo sfanculo, ma lo amo e poterci tornare é la cosa più bella.
Voglio solo dire grazie a questo nuovo inizio, ci metterô tutta me stessa senza mai mollare!
Le piccole cose, oh quanto ho imparato ad apprezzare le piccole cose di sti tempi.
Canzone stasera!? “No surprise” dei Radiohead.
Ciao dreamers.
A heart that’s full up like a landfill A job that slowly kills you Bruises that won’t heal You look so tired, unhappy Bring down the government They don’t, they don’t speak for us I’ll take a quiet life A handshake of carbon monoxideWith no alarms and no surprises No alarms and no surprises No alarms and no surprises Silent, silentThis is my final fit My final bellyacheWith no alarms and no surprises No alarms and…
Indubbiamente la festa della mamma che mi ricorderò per tutta la vita, oggi ho rivisto la mia mamma dopo quasi tre mesi.
Sí, lo so che non sono l’unica e che c’è chi ancora deve farlo, ma per me oggi é stata una sensazione indescrivibile, non sono mai stata così tanti mesi senza , nemmeno quando non abitavo qui. A lei che é la mia roccia, a lei che mi ha insegnato tutto, a lei che mi ha insegnato ad essere cazzuta, umile e forte devo tutto, a lei devo anche l’avercela fatta a sostenere questo periodo, a lei che mi ha resa così determinata, sempre.
Vedere tua madre dopo un distacco forzato fa un efffetto strano, ma posso sicuramente dire che questa giornata finirà alla top ten dei giorni più belli della mia vita.
Spaghetti alle vongole e baccalá mantecato il menù e, per quanto in questa distanza lei sia sempre riuscita a farmi recapitare il suo cibo, mangiarlo live da lei ha tutto un altro sapore, quello di mamma, quello di casa
Grazie.
Grazie è l’unica parola che mi viene in mente, oggi sono solo tanto grata.
La vita è bella, anche quando sembra che non funzioni.
Stasera questo post lo accompagnano i miei amati Radiohead, con “High and dry”
Two jumps in a week I bet you think that’s pretty clever, don’t you boy? Flying on your motorcycle Watching all the ground beneath you dropKill yourself for recognition Kill yourself to never ever stop You broke another mirror You’re turning into something you are notDon’t leave me high Don’t leave me dry Don’t leave me high Don’t leave me dryDrying up in conversation You will be the one who cannot talk All your insides fall to pieces You just sit there wishing you could still make loveThey’re the ones who’ll hate you When you think you’ve got the world all sussed out They’re the once who’ll spit at you You’ll be the one screaming outDon’t leave me high Don’t leave me dry Don’t leave me high Don’t…
Stasera voglio solo fare un appunto, scontato, ma ci tengo a farlo.
Non ci accorgiamo di quanto siano importanti certe cose sino a quando non ci vengono negate,
Oggi, dopo due mesi, sono uscita dal centro per fare una camminata sugli argini con Frida.
Vi assicuro, che, vedere la natura, camminare in mezzo al verde è stata quasi come una prima volta,
Mi ero dimenticata di come fosse bello sentirsi liberi camminando in mezzo al verde.
Questo oggi mi ha resa felice, quindi tutto qui, mi andava di condividerlo.
Domani rivedrò la mia mamma dopo tre mesi, sarà una giornata piena di emozioni, voglio andare a letto, riposarmi e godermela tutta fino alla fine.
Buonanotte dreamers.
Stasera suona “you and I” di Wilco.
You and I, we might be strangers However close we get sometimes It’s like we never metBut you and I, I think we can take it All the good with the bad Make something that no one else has butYou and I, you and IMe and you, what can we do When the words we use sometimes Are misconstruedWell, I won’t guess, what’s coming next I can’t ever tell you The deepest well I’ve ever fallen intoOh, I don’t wanna know Oh, I don’t wanna know Oh, I don’t need to know Everything about youOh, I don’t wanna know And you, don’t need to know That much about meYou and I, we might be…
Venerdì, giorno sessantatré, h 21.19 di una sera strana.
Dicono che in questi giorni la luna sia gigante, ma io da qui non riesco a vederla. Serata strana, come di attese.
Oggi é stata una bella giornata, mi sono sentita super carica per il lavoro, ho fatto mille cose, mi sono sentita produttiva ed utile, é stato bello.
Stasera sono qui sul tappeto come se fossi in attesa di qualcosa, ascolto i Current Joyce da tutto il giorno, mi sento in pace, ma come se mi mancasse qualcosa, non so esattamente cosa o, forse lo so e faccio finta di non saperlo.
Se tutto va bene, manca meno di una settimana all’apertura di OFICINA, al ritorno a lavoro, ad un pezzettino di normalità.
Sono una via di mezzo tra felicità e paura, difficile descriverlo.
Credo che stasera mi fermerò qui, sono in quel limbo tra felicità e crollo in tre, due, uno e, oggi non voglio crollare.
Lascio la soundtracks, oggi rigorosamente Current Joyce, con “Too hard”
It seems like Everybody is crazy It seems like no one wants to be lazy With me With me
It seems like Everybody is crying It seems like Everybody is trying Too hard Too hard
Ok, tappeto, ore 22.27, di una quarantena infinita.
Avevo scritto questo articolo mezz’ora fa ma poi, porca vacca, mi si é cancellato.
Ma siccome ci tengo assai, lo riscrivo, cercando di rendere esattamente le parole di prima.
Stasera voglio parlare di cose belle , stasera voglio parlavi di Groupies vintage, negozio di via Gian Giacomo Mora 7 a Milano.
Ma voglio prenderla un pochino più larga e fare una premessa.
Ho vissuto a Milano un grande pezzo della mia vita e, questo negozio ne fa un po’ parte.
Groupies raccoglie quella magia di essere catapultata in uno di quei negozi della Londra di nicchia, dove scopri pezzoni unici ed introvabili.
L’ultima volta che ci sono stata é stato a febbraio, prima della quarantena, prima di questa vita in pausa!
Groupies rappresenta per me una tappa fissa, a volte ho trovato Alice, sua proprietaria, anzi sua mamma, a volte no, ma comunque la sensazione appena entrata era quella bellissima di entrare in un mondo dove cercare tesori unici e solo tuoi.
Eh cavolo, in tutta questa “moda di massa” degli ultimi anni, con le catene low cost e tutto il resto, questo é sì un “cazzo” di tesoro dove far emergere tutta la tua personalitá!
Poi, è arrivato il lock down e tutto é cambiato!
Lì, qualcosa è successo, premetto che conosco Alice di Groupies di vista, andando nl suo negozio, ma mai personalmente.
Ma poi, all’inizio di questa quarantena, probabilmente perché entrambe proprietarie di negozi che sentiamo come figli, dai social, ci siamo avvicinate ed abbiamo cominciato a scriverci e supportarci, conoscendoci ogni giorno un pezzettino di più.
Lei è stata un bellissimo punto di riferimento.
Di mio, ho scoperto un’anima bella, con la stessa dedizione e lo stesso amore che io provo per Oficina, ci siamo supportate, fatte forza, consigliate e capite.
Questa è una cosa bellissima e voglio raccontarla perché penso che da ogni situazione di crisi venga sempre fuori del bello, questa cosa fa parte di quel bello, un po’ come quando dall’asfalto spunta un fiore!
Mentre scrivo suonano i mie amati The Smiths e penso che mai colonna sonora fu più azzeccata.
Io voglio dire grazie ad Alice, per le parole, gli abbracci virtuali ed il supporto, un grazie a te che in qualche modo hai contribuito a non farmi mollare.
Come le ho detto non vedo l’ora di tornare nel suo negozio e anche di stringerla fortissimo!
Alice è un’anima bella che mette tutta la sua passione nel suo lavoro e questo traspare ed é bellissimo.
Se non ci siete ancora passare,beh, Groupies Vintage deve diventare una tappa fissa, nel frattempo Alice sta producendo delle mascherine bellissime che potete acquistare direttamente dai suoi canali social, che vi lascio qui sotto insieme al mio pezzone del cuore, ovviamente, The Smiths!
fb: groupiesvintagemilano
Take me out tonight Where there’s music and there’s people And they’re young and alive Driving in your car I never never want to go home Because I haven’t got one Anymore Take me out tonight Because I want to see people and I Want to see life Driving in your car Oh, please don’t drop me home Because it’s not my home, it’s their Home, and I’m welcome no more And if a double-decker bus Crashes into us To die by your side Is such a heavenly way to die And if a ten-ton truck Kills the both of us To die by your side Well, the pleasure – the privilege is mine Take me out tonight Take me anywhere, I don’t care I don’t care, I don’t care And in the darkened underpass I thought oh God, my chance has come at last (but then a strange fear gripped me and I Just couldn’t ask) Take me out tonight Oh, take me anywhere, I don’t care I don’t care, I don’t care Driving in your car I never never want to go home Because I haven’t got one, da… Oh, I haven’t got one And if a double-decker bus Crashes into us To die by your side Is such a heavenly way to die And if a ten-ton truck Kills the both of us To die by your side Well, the pleasure – the privilege is mine Oh, there is a light and it never goes out There is a light and it never goes out There is a light and it never goes out There is a light and it never goes out There is a light and it never goes out There is a light and it never goes out There is a light and it never goes out There is a light and it never goes out
Tappeto, 22.02, mega super pigiamino estivo e mille cose per la testa,
Altra giornata passata, in qualche modo, stamattina ero in giro per commissioni e salutavo gente a caso che mi salutava sotto la mascherina e gli occhiali, chi fossero, beh, non saprei, ma questa é un’altra storia, i miei genitori mi hanno insegnato ad essere educata e salutare, quindi, così faccio!
Detto questo, un volta essermi allenata ed aver aspettato il corriere, ormai unico uomo imprescindibile della mia vita, sono andata in negozio, per fare foto e continuare a sistemare.
Bevuto caffè, rigorosamente d’asporto dalla mia Simo, due chiacchere con vicini vari e che non vedevo da tanto, ero quasi felice di una parvenza di vita reale, arrivo a casa,posto foto del negozio giornaliere e poi mi metto a tagliare una nuova borsa da “provare” a cucire.
Poi chiamata del commercialista, gelo, chettelodicoaffare, manco voglio stare qui ad aprire una polemica, unica nota positiva vedere quella bonazza di mia nipote dieci minuti.
Stasera credo di fermarmi qui, le alternative sono o tirarvi pezza sul commercialista o bestemmiare, meglio che mi fermo.
Stasera voglio lasciarvi con una canzone di No Name, un anno fa ero al suo concerto a Milano ed é stato bellissimo, di nicchia e figo a livelli estremi. lascio qui “Shadow man”.
How do you see me? How do you love me? How to do you remember me? Amaurotic nightingale I hope that darkness keeps you well When I can’t fall asleep at night I blindly taught myself to fight Aw shadow man shadow box, please keep your hands up And if you get knocked down don’t forget to stand up Bless the nightingale Darkness keep you well Bless the nightingale (I pray it keep you well) Darkness keep you wellShadow man shadow box, dance in the dark with me This resurrected agony there’s apathy for caskets Everything I ever loved I lost in the magic I claim by the river, my body delivered When I die there’s 27 rappers at my funeral Moses wrote my name in gold and Kanye did the eulogy Remember all the bashfulness, understand the truancy Here I stand in front of…
Domani 2738748748 mila squat per redimermi! Scherzo, chissenefrega, evviva il cibo.
In questa quarantena ho imparato anche questo, per quanto la mia teoria sia sempre stata, nella vita normale, “mangia bene a casa e poi a cena fuori mangia quello che ti pare”, in questa quarantena gli equilibri si rovesciano, quindi va bene tutto, aperitivo ogni sera con le amiche e cibo da tappeto!
Stasera mi sono fermata dopo una giornata super intensa in negozio e, sembra una cavolata, ma non ero più abituata a questi ritmi e tutto é strano, per quanto bello perché un pochino sá di normalità.
Comunque, mi sono fermata, stasera a casa, sul mio compagno tappeto di questi due mesi e ho pensato questa casa, che le sensazioni, quando le hai, così forti, difficilmente sbagliano e all’improvviso tutto quello che credevi in un modo, ecco, che diventa in un altro e, non lo sai bene il perché, ma accade e , nella mia vita il mio istinto mi ha sempre portata nelle direzioni giuste, quindi ora mi trovo a capire se devo seguirlo ancora o, data la situazione anomala, “sfanculare” tutto e quel che sará, sará.
Difficile, perché in questi due mesi tutto é stato così amplificato che ora sono destabilizzata e non sicura e lucida di fare le scelte giuste.
Quindi, cuore o testa!? Cosa scegliere!?
Non lo so, porca pupazza ed io odio, fortemente odio non sapere come comportarmi.
L’unica certezza di questo momento è la leggerezza, vorrei avere la stessa leggerezza con cui affrontavo le scelte pochi mesi fa, questo mi manca assai,
Stasera la mia soundtrack é questa, “Il mondo” di Jimmy Fontana, che il mio papà mi ha suonato tante e tante volte.
No Stanotte amore non ho più pensato a te Ho aperto gli occhi per guardare intorno a me E intorno a me Girava il mondo come sempre Gira, il mondo gira Nello spazio senza fine Con gli amori appena nati Con gli amori già finiti Con la gioia e col dolore Della gente come me Un mondo Soltanto adesso, io ti guardo Nel tuo silenzio io mi perdo E sono niente accanto a te Il mondo Non si è fermato mai un momento La notte insegue sempre il giorno Ed il giorno verrà Oh mondoIl mondo Non si è fermato mai un momento La notte insegue sempre il giorno Ed il giorno verrà VerràVerrà
H 22.05, sono seduta in felpa e gambe nude incrociate sul mio divano, incredibile spostamento dal tappeto stasera.
Oggi mi sono svegliata super produttiva e ho fatto mezza giornata di pulizie di casa, oggi avevo bisogno di un giorno mio.
Poi stasera la solita videochiamata di rito con la mia Chicca è la mia So, seguita da un’altra con la mia Ninetta.
Questo sabato per me e le mie girls.
Stasera mi sono struccata, messa tutte le mie cremine, musica e tisanina, una serata detox tutta per me.
Oggi mi é passata alla fine, veloce veloce questa giornata, ma poi, non so perché succede, dall’inizio di questa quarantena, ogni volta che mi siedo sul divano di sera, mi sento sola, mi è vengono le ansie e le paure e questo mi spaventa tanto.
Voglio le coccole, voglio non sentirmi così sola, così spesso, come mi sono sentita negli ultimi mesi.
C’é una canzone ch dice :” É un mondo fatto per due, come le confezioni dello yogurt….”
Ecco, voglio almeno un’altra metá della confezione.
Stasera va così, non voglio lacrime cosí mi fermo qui, film e poi chissà se riesco a dormire un pochino.
A domani dreamers. Stasera soundtrack è “First love” The Maccabees.
First love, Last love Only love, it’s only loveFirst love, Last love Only love, it’s only loveDo you miss home? Do you miss home? And are you cool? Symmetrical?Oh Oh Oh Let’s get married And tick the boxes Oh lets get married And tick the boxesDo you wanna be alone? Do you wanna be alone? And are you cool? Symmetrical, Analytical Hypocritical So critical Nothing’s perfect, I’m hoping I’ll doOh nothing’s perfect; I’m hoping I’ll doMy mistake And no mistake And I would take it back if I could So stay with me tonightI’ll make my bed, I’ll lie in it Enticing with its leopard print I’ll make my bed, I’ll lie in it Enticing with its leopard print And matching velvet duvetFirst love, Last love Only love, it’s only loveFirst love, Last love Only love, it’s only love It’s only love It’s only love It’s only love
Questo post è per due amici di una vita, per due personcine speciali che festeggiamo diciotto (cazzo) di anni insieme e, a loro va il mio “chapeau”, perché nonostante non sia facile, non sia sempre tutto rosa e fiori, ovviamente, sono comunque ancora qui, a festeggiare questo traguardo, oggi insolito, ma loro sono stati capaci di farlo al meglio e, credetemi sulla parola quando ve lo dico.
Le relazioni sono difficilissime, ogni giorno, passata la famosissima “FASE A”, quella stupenda in cui tutto é bellissimo e faresti l’amore quindici volte al giorno, poi subentra tutto il resto e, la vera ricchezza poi alla fine é quella, andare avanti, supportarti e sopportarti sempre, nonostante tutto, gli scleri, la vita, gli scazzi e le incomprensioni.
Ma se nonostante quello si é ancora lì,beh, vuol dire che qualcosa di magico comunque c’è, e mai come ora, in questa super prova del nove che é la quarantena, tanto di cappello, che stare soli é difficilissimo sì, ma anche in due non sempre facile.
Quindi stasera il mio super love va a voi, So e Cippo, che nonostante cazzi e mazzi siete ancora qui e bellissimi così, vi voglio bene.
A voi questo post amici…
Soundtrack…
Oh, I can hear it when that old song starts to play
Cutting through my body in a familiar ways
Well, is it me or is it you who can’t relate
‘Cause I can feel it when those warm jets take me away
The useless seems to matter more and more
All my life is just something I can’t ignore
Consumed and enthused by all that came before
‘Cause I can feel it when those warm jets start to roar
Stasera ho anche incredibilmente cenato, asparagi preparati preventivamente prima delle birrette da videochiamata.
Dalla foto del post di oggi si evince che forse dovrei spostarmi da questo tappeto prima o poi, ma ormai é il mio background da quarantena, io e lui, lui ed io.
Altra giornata tutto sommato passata, ho fatto parecchie cose, sono stata in negozio e poi a fare altre commissioni e quando è così è bello, perché il testo del tempo poi finalmente vola.
Oggi mi sento bene, una giornata da bicchiere mezzo pieno insomma, come non accadeva da tempo, questo poco me lo faccio bastare al momento, ogni piccola felicità me la custodisco come un tesoro.
Oggi ho iniziato a cucire la mia prima borsa e , per quanto sará imprecisa, arrangiata e tutto il resto, mi ha reso felice creare qualcosa.
Poi con il tempo, diventerô più brava, si spera, nel frattempo di tornare a scuola di “ cucito” ad ottobre.
Questo tempo mi sta insegnando a darmi tempo per le cose che mi piace fare, ma che normalmente non ho mai tempo di fare, questa é una cosa bella di tutto sto casino.
Adesso smetto, finisco la birretta aperta prima, poi credo che inizierò una nuova serie sperando di crollare prima o poi.
Buonanotte dreamers, ricordiamoci i giorni con il sorriso quando verranno quelli meno belli,
Stasera soundtrack e dei Pixies, con “Wawe on mutilation”.
Cease to resist, giving my goodbye Drive my car into the ocean You’ll think I’m dead, but I sail away On a wave of mutilation A wave of mutilation Wave of mutilation Wave WaveI’ve kissed mermaids, rode the El Nino Walked the sand with the crustaceans Could find my way to Mariana On a wave of mutilation Wave of mutilation Wave of mutilation Wave WaveWave of mutilation Wave of mutilation Wave of mutilation Wave Wave
Stasera pensavo al peso dell’anima, a quei famosi ventun grammi che ora mi sembrano diecimila volte più pesanti, come se la mia anima rinchiusa in queste quattro mura avesse assunto un peso diverso.
Sono cinquantatré giorni di cose mancate che ora iniziano tutte a farsi sentire. Sono fortunata sì, sto bene, (aspetta che faccio le corna), le persone a cui voglio bene stanno bene e questo è tanto, ma ho così voglia di persone, di vita, di attimi.
Tutto ormai si riduce dietro ad uno schermo, che, ringrazio il cielo di avere, ma ora questo schermo mi fa sentire le distanze così forti, senza poter toccare nessuno, nemmeno per sbaglio.
Ennesimo decreto, ennesime distanze confermate.
E allora lì ti senti ancora un pò più sola, non ho mai provato questa sensazione così, anche quando ho avuto storie, fidanzati, coniugi, come volete chiamarli e, poi son finite, ho sempre avuto mille persone vicino a me, non mi sono mai sentita sola.
Ad oggi, a quanto pare, non avere un “coniuge” con cui ricongiungerti il quattro maggio fa sentire ancora di più tutta questa situazione una merda totale, abbonatemi la parolaccia, ma comincio a non farcela davvero più.
Io non sono così, io voglio tornate ad essere super positiva ed a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, come sempre, ma qui, l’unico bicchiere che vedo lo svuoto la sera quando faccio l’aperitivo in videochiamata con le mie amiche, sorelle, il dono più bello che potessi avere vicino in questo momento, seppur da uno schermo.
In questi giorni ho come la sensazione che le cose belle da qui dentro poi pian piano si esauriscano e, magari poi non le ritrovi più.
Tutto quello che voglio è questo, persone. Io ho sempre ascoltato tanta musica, tutto il giorno, in negozio, a casa quando mi sveglio, in macchina… in questo momento della mia vita ogni giorno nel cerco bramosa di nuova, come se la musica in qualche modo colmasse quei vuoti lasciati dalle persone.
Rileggo il post e mi rendo conto di aver scritto cose di getto senza un preciso senso, o forse il senso è mio e lo capisco solo io perché é quello che ho dentro.
Vabbè, anche questa frase non proprio chiarissima, ma insomma, io mi son capita!!! Del resto scrivo questo blog con un diario per ricordarmi tutto una volta passato. Per sfogarmi come se parlassi con qualcuno.
Stasera pensavo che questa canzone di Calcutta ha proprio il testo azzeccato per quello che sto sentendo!
Quando a casa tornerai vienimi a trovar Io ti posso offrire il pane Quando a casa tornerai vienimi a trovar Io ti posso offrire il pane E vorrei vederti un po’ più da vicino E darti un bel morso sul collo davvero Toccarti una mano Toccarti due mani E darti un bel morso sul braccio davvero Quando a casa tornerai vienimi a trovar Io ti posso offrire il pane Quando a casa tornerai vienimi a trovar Io ti posso offrire il pane E se dovessi rinunciar non dimenticar Io ti posso offrire il pane E vorrei vederti un po’ più da vicino E darti un bel morso sul collo davvero Toccarti due mani Toccarti due mani E darti un bel bacio sul volto davvero
Tappeto, as usual, sì lo so che ieri avevo scritto che oggi sarebbe andata meglio, ma oggi non saprei, oggi é un misto tra depressione, mancanze ed un’icazzatura tremenda.
Oggi sono incazzata con me stessa, per questi due giorni di down emotivo che non mi scrollo dalle spalle.
Mi sento come svuotata ed impotente, perché davanti ad una cosa che non dipende da me mi trovo inerte e non riesco a reagire e, non mi riconosco e ,non mi sento io e, mi fa incazzare, sì, lo so che l’ho già detto, ma ho bisogno di ribadirlo!
In questi due giorni ho la sensazione di non essere me stessa e, non voglio essere presuntuosa, ma mi sono sempre ritenuta orgogliosamente una persona super combattiva, capace di ottenere quello che vuole con il sacrificio, anche quando sono caduta, in qualsiasi modo mi sono rialzata e sono andata avanti e questo mi rende orgogliosa di me.
Fottutamente orgogliosa di me, aggiungerei.
Ma mai come in questi due giorni mi sono sentita vuota e spenta, incapace di reagire, a piangere ascoltando la mia musica ogni giorno, mi sono estraniata dalla persone che mi fanno stare bene per paura di contagiarle con i cattivi pensieri e questo mi fa male, perché non sono io, non voglio sentirmi così.
Poi stasera, parlando con la mia Erica, punto fermo ed imprescindibile della mia vita, ovunque si sia trovata in tutta la nostra amicizia, mi ha detto tante cose belle e vere, non scontate che, avevo bisogno di sentirmi dire da qualcuno che mi conosce e che sa quello che sto provando in questo preciso momento, senza bisogno di essere fisicamente qui, lei mi sá, lei conosce il mio cuore.
Mi sono rotta le palle di farmi buttare giù e domani voglio provare a tornare la Paoli combattiva e cazzuta di cui sono orgogliosa.
Io ci provo, promesso, speriamo ci sia il sole, che ho bisogno anche di quello, seppur visto dalla finestra.
Voglio circondarmi delle mie persone preferite seppur da uno schermo al momento, ma ho bisogno di qualsiasi forma di amore, anche di questa così strana a cui non eravamo abituati e, che malgrado tutto, ora dobbiamo imparare a farci bastare.
Stasera sto ascoltando un sacco di musica nuova su Spotify, ora, visto che ovviamente non ho sonno e non voglio stare sul divano in silenzio che mi mette tristezza, andrò avanti ad ascoltarla disegnando un pochino.
A domani dreamers, sperando di tornare cazzutissima!
Stasera lascio qui “Holes” di Mercury Lev.
Time
All the long red lines
That take control
Of all the smoke like streams
That flow into your dreams
That big blue open sea
That can’t be crossed
That can’t be climbed
Just born between
Oh, the two white lines
Distant gods and faded signs
Of all those blinking lights
You had to pick the one tonight
Holes
Dug by little moles
Angry jealous spies
Got telephones for eyes
Come to you as friends
All those endless ends
That can’t be tied
Oh, they make me laugh
And always…