GLI “APERIVIRUS” E IL FILM COMPLETO SU YOUTUBE DI BASQUAIT. DAY SIX.

 

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Oggi è venerdì, il primo weekend dal delirio totale, in un periodo qualunque saremmo fuori a bere spensierati. Ma ormai si sá, questo non é affatto un periodo come gli altri.

Detto questo, oggi avrei comunque mille cose felici oppure tristi da raccontare, come sempre di sti tempi é stata una giornata di alti e bassi, ma oggi è venerdì, così voglio fare un post leggero!

Parliamo quindi della piega che ha preso la situazione aperitivi da quando è cominciata la quarantena.Durante, diciamo, la vita normale, di settimana fai la brava perché lavori, beh, ogni tanto qualche strappo alla regola nell’attesa che arrivi il tanto atteso e spensierato weekend.

Ma ora non é così, non hai nessun lavoro a cui recarti la mattina, o per lo meno, aimè io e molti altri, le giornate vengono scandite da compiti che ti impartisci cercando di non sprofondare nella solitudine!

La mia giornata va così tra cose da fare che non ho mai avuto tempo di fare, poi mi alleno un pò per non diventare tutta ciccia e brufoli, poi doccia, mi vesto e mi faccio carina per non trascurarmi e cavolo, la giornata passa!

Alle sei facevo l’impasto delle polpette di zucchine e ricotta per la cena, il tutto in compagnia del mio amico di una vita da Bologna, che ormai mi sopporta da sempre, anzi no, ci sopportiamo a vicenda.

Poi arriva l’ora dell’immancabile appuntamento dell’aperitivo in videochiamata, prima con Erica (mio pezzo di cuore milanese) e Gustavo, poi con le mie evergreen del cuore (stasera eravamo tutte, anche Toffolo da Madrid) e poi con gli amici di Campomarino.

Va a finire che la serata ti vola e non te ne accorgi, per fortuna.

Ma posso dire per certo che, faccio più aperitivi ora di quando avevamo una vita “normale”, ma del resto, come ho detto alla cassiera del Carrefour ogni volta che mi vede comprare vino di sti tempi :” Signora, abbia pazienza, meglio il vino del Prozac!”

Alla fine credo una cosa, ho sempre pensato che comunque i social allontanassero le persone, che togliessero il gusto del corteggiamento in una relazione, che rendessero zero il piacere dello scoprirsi, ma in questo particolare momento invece é l’opposto contrario, mi stanno aiutando a non essere sola, mi stanno facendo avvicinare a tante persone, mi stanno in qualche modo  dando tempo di conoscerle, per assurdo, mi stanno dando attimi dì intimità. Questo é bello, davvero bello. In un momento in cui in un attimo ti senti estremamente sola, ti danno vita, amore, abbracci e speranza.

Ok, basta o inizio ad esser “smelensa”, che infondo poi io sono una romanticona.

Per concludere, prima di iniziare a scrivere il mio solito articolo dalla mia amata postazione divano, nella mia playlist del cuore suona “It’s all over now, baby blu” e comincio a pensare al mio film preferito in assoluto e, chi mi conosce lo sa bene, lo cerco e vedo che su YouTube c’ è il film completo, “cazzo” penso, nottata svoltata, me lo riguardo!

Se non l’hai ancora visto, te lo consiglio in questa quarantena.

Il film é Basquiat, che narra la vita dell’artista.

Da qui il mio monologo preferito, che vi lascio qua sotto.

Adesso io spingo play e spero di addormentarmi senza il suono delle ambulanze.

A domani.

”Gina, Gina, ascoltami.

Lo sai cosa dice!?

Sta dicendo, sono geloso della luna perché tu la guardi,

sono geloso del sole perché ti scalda, 

ti sento anche se non ti sto sentendo, 

ti parlo e non ti sto parlando,

ti amo anche quando non ti amo”

 

 

 

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