VIA ROBOLOTTI.DAY 25.

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H 23.16, tappeto.

Solita postazione insomma.

Oggi é stata una giornata nì, venticinquesimo giorno, venticinquesimoooooo!

Stanotte non ho praticamente dormito,quindi già partita non benissimo, poi solito allenamento WANNABEBELEN con le mie amiche del cuore e sembrava meglio, poi spesa, poi, fanculo, abbiocco emotivo!

Mi son data i miei soliti compiti, divisi tra negozio ed illustrazioni e poi boh, non so che sia successo e BOOM, catastrofe!

Oggi pensavo a via Robolotti, la via di OFICINA, quando sono arrivata lì non conoscevo nessuno, sopra al mio negozio abitava la signora Vittorina, che mi calava la prolunga dal balcone per darmi l’elettricità che ancora non avevo per fare i lavori in negozio, nel frattempo, senza quasi conoscermi mi invitava a pranzo o a cena da lei,  questa signora adorabile che mi aveva presa come una nipote, che mi raccontava la storia della sua vita, lei abile sarta di pellame, che mi faceva vedere il suo laboratorio e le sue creazioni, tra uno spaghetto alle vongole,  vino rosso ed innumerevoli bicchieri di bargnolino fatto in casa da lei, lei che ogni volta mi faceva scendere in negozio sbronza, ma arricchita da una bellissima storia, lei che voleva parlare ed essere ascoltata, lei che se facevo un aperitivo in negozio scendeva con una torta fatta in casa, lei che è stata come una nonna per me e, all’improvviso un’estate non c’era più.

A te, Vittorina, che mi hai viziata, amata come una figlia ed insegnato i tuoi saperi, a te grazie, sei stata un bellissimo pezzo della mia vita.

Mi ricordo ancora quel giorno, dopo essere stata per l’ennesima volta a vedere un negozio al di fuori delle mie possibilità, arrivo in quella via e vedo quel negozio, con scritto “AFFITTASI” sulla vetrina, da privato!

DA PRIVATOOOOOOO!

Tiro giù subito  il numero, mi dico”È un segno!”, in quella via dove c’erano solo liutai, per quanto in centro era una sfida.

Poi il mio destino probabilmente mi voleva lì, perché tutto, nonostante le difficoltà si incastrava come un puzzle.

Lì tutti mi hanno accolta come una famiglia.

Ho conosciuto la Francy, negozio sopra di me, che poi é diventata la mia parrucchiera del cuore non che amica speciale ed unica, la Katy, poche vetrine dopo di me, impossibile non amarla, sincera, brillante e divertente, la Simo, dispensatrice di gioia e caffé, chiacchiere e risate, Marco, liutaio  fidanzato di una delle mie migliori amiche, lì sulla panchina della Simo, costante fissa della “nostra” via, Enrico, che mi diverto sempre ad insultare e trattare “male”, ma che sa che gli voglio bene, Luciana, che sopporta Enrico,  Ema e la Paola, diventati un pò famiglia, che, puntuali alle sette arrivavano in negozio con il mio bicchiere di Lugana, Alessandra, liutatia abilissima  e poi amica, Tosi, con la Greta, mia personale fornitrice di focaccine e crackers handmade stratosferici, la Lisa, mia amica da molto tempo che, per coincidenza, ritrovo a vivere di fonte al negozio, anima bella e sempre presente nelle mie giornate sì ed in quelle no, la Giusi ed Antonio, non proprio in via Robolotti, ma comunque vicini e di insostituibili, lavoratori che ammiro tanto e, per ultimi, ma non per ultimi, i Pesciolini, arrivati in coda, ma che hanno saputo farsi amare ed apprezzare sin dal primo giorno e che per me sono diventati casa…

Oggi via Robolotti mi manca tanto, quando mi chiedono, essendo l’unico negozio di abbigliamento tra i liutai, perché non mi trasferisco, la risposta viene dal cuore. Non puoi andare via da un posto che per te é diventato famiglia, questo é per me dopo quattro anni.

Il mio pensiero stasera va a voi, sperando di potervi “rompere le palle” presto, sperando ancora nelle nostre risate, nel nostro essere via Robolotti sincero, senza “menarcela”, senza paure, senza pretese, senza competizioni, semplicemente noi!

É sempre la solita storia, ti rendi conto di quanto tieni ad una cosa sino a che non ce l’hai e, per quanto scontato, io alla mia via Robolotti tengo tanto e spero di tornarci prima possibile!

Torneremo a splendere, ne sono certa.

Nel frattempo questo post lo dedico a voi e al nostro posto magico!

Stasera la canzone che accompagna questo post me l’ha passata un amico, la ascolto in loop mentre scrivo ed é bellissima, del resto, questa cosa fa parte del famoso dono che é il tempo in questo periodo , del conoscersi!

Stasera, “ Between space” , My Jerusalem, testo qui sotto.

Under your microscope You draw order in life With the razor from your coat

You carry all the time Just in case someday You give up on life And love And sever all your ties Between space and time There must exist a better life Than this one of mine With the toss of a deadly crime Maybe tonight There’ll be no more blood (No more) lies (No more) lonliness (No more) fight (No more) failure (No more) How have I gotten here? (No more) Where did I go wrong? (No more) No singing Ba ba da da ba da da da…