PAURE. DAY BY DAY.

Casa, finalmente casa, pensa te.

Divano, non tappeto, ho il colore sui capelli perché, la mia parrucchiera lo sa il perché, la mia playlist LOVERS che suona come ogni sera e intanto che aspetto i venti minuti dello shampo con un sacco della spazzatura sulle spalle come mantellina da parrucchiera, mi sentivo di scrivere.

Sì lo so che non è una bella immagine, ma tanto per fortuna mi vede solo Frida!

Sono giornate lunghe e piene in cui non riesco a scrivere ogni giorno come in quarantena, ma oggi mi andava così.

Sono tornata dal negozio in questa nuova e strana routine di vita, lanciato i vestiti alla velocità della luce, canotta, mutande, bicchiere di vino e musica e, mi sono seduta sul davanzale della finestra a luce spenta con gli occhi chiusi, avevo bisogno solo di quello.stare lí al buio con il “silenzio” della mia musica, avevo bisogno di sentirmi protetta e di avere quel momento solo per me.

Da quando ho ricominciato a lavorare ho vissuto così tante emozioni senza fermare un secondo cuore e testa che avevo bisogno solo di questo.

Non so ancora bene descrivere come mi sento, ho mille paure, ho paura ad uscire e nel momento stesso vorrei non averle, ho paura a fare cose che prima mi sembravano normali, ho paura che da un momento all’altro tutto possa ricadere all’improvviso.

Per questo ho bisogno di fare piccoli passi.

Poi nello stesso momento bramo quella normalità a cui tanto ho pensato nei mesi d isolamento, dove per assurdo ne ho creata una “nuova”, dove sentivo il disperato bisogno di comunicare alle persone a cui tengo ogni mio stato d’animo.

Sicuramente il lockdown mi ha cambiata, penso sempre in meglio, mi sono sentita spesso forte ed orgogliosa di me, dall’altra parte penso quasi che per me sia più difficile ora, mi porto dietro quello strascico di paure, inaspettatamente.

Ma, nella mia vita sono stata tutto quello che volevo ed ho superato ogni cosa, facile o meno, quindi questo non é un post triste, solo un post riflessivo, un nuovo confronto con me stessa in una nuova fase.

Mi servirá in qualche modo anche questo.

Sta suonando questa canzone nella mia playlist del lockdown dove ho ascoltato così tanta musica spaziando ovunque, ascoltando musica che non conoscevo o che magari non avrei mai ascoltato, ma che adesso mi porto dietro sorridendo e pensando ad ogni attimo di questo isolamento a cui ogni singolo brano era legato.

Del resto ho detto mille volte ch la musica é parte di ogni mia giornata, sempre, a lavoro, per strada, a casa, quando mi addormento… insomma in ogni gesto della mia giornata.

Ho questo continuo bisogno di esprimermi, di esternare quello che sono e che penso, con una foto, con un disegno, con delle parole e , anche sì, con la musica.

Come dice sempre una delle migliori amiche”. Se avessi avuto una bella voce sarei stata una cantante!”, beh, se anche io avessi avuto una bella voce avrei forse cantanto i miei pensieri in tutto questo periodo!

Ma ognuno deve trovare il suo modo, io sono più brava con parole ed immagini forse.

Vabbè, finisco il mio pippone con questa canzone appunto, che forse non avrei mai ascoltato, ma che una sera di ascolti solitari di tappeto su Spotify é arrivata ed é finita dritta dritta nella mia playlist!

Si chiama “Femmina” di Viola Violi.