QUANDO TUTTO CAMBIA. Day one.

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Day one.

Decido oggi di “riaprire” il mio blog perché mi piacerebbe tenere una sorta di diario per poter raccontare di questo “nuovo mondo” che si è catapultato nelle nostre vite così velocemente da non avere nemmeno il tempo di metabolizzare.

Vorrei raccontare nel mio piccolo come sto vivendo questa folle esperienza, voglio lasciare delle parole scritte che possano servire, quando tutto questo sará finito, a ricordarmi di quanto possiamo essere “forti e cazzuti”, se rimaniamo uniti, se ci fermiamo per respirare, se ci mettiamo in discussione e non ci fermiamo alle apparenze.

Ma partiamo un attimo dal principio.

Sono una persona estremamente positiva, tendo a vedere il buono in ogni angolo, cerco le infinite possibilità dietro ad ogni storia, brutta o bella che sia.

Quando tutto questo é cominciato, un pó in sordina una ventina di giorni fa, ammetto di aver avuto un atteggiamento più “sempliciotto”, che non vuol dire menefreghista, ma non avendo abbastanza informazioni concrete ed essendo io di indole una persona che vede il buono ovunque, avevo deciso di affrontare questa cosa senza farmi prendere da ansie e psicosi.

Tutto poi é cambiato qualche giorno fa, quando tutto è diventato più serio, quando hanno cominciato a farci paura. Mi sono fermata, ho respirato a fondo ed ho capito che la situazione era diversa da come avevo immaginato fino a quel momento.

Ti racconto un attimo di me.

Sono sempre stata affascinata da ogni forma d’arte, credo che la creatività faccia parte di me stessa tanto quanto questa frangetta che porto sopra agli occhi sin da piccola.

Per questo motivo anche, sono qui a scrivere, voglio spendere questo tempo per cose che mi fanno stare bene e che magari non facevo da tempo per colpa della frenesia che ci appartiene ormai ogni giorno.

Quando mi sono resa effettivamente conto della gravità di questa situazione, il mio pensiero é andato subito al mio lavoro, al mio negozio, al mio piccolo mondo che  da quattro anni ho costruito pezzettino su pezzettino, tra fatiche e soddisfazioni, tra pianti e sorrisi, tra cadute e traguardi. Magari adesso leggendo quest righe, starai pensando che sono una persona venale ed egoista, ma credimi, non é così.

Semplicemente voglio lottare per il mio sogno.

la sto prendendo alla larga perché voglio che in questa sorta di diario ci sia qualsiasi emozione che sto provando in questo preciso momento storico.

Ho deciso così di cercare di affrontare questo problema, sul piano del mio lavoro, sfruttando i social per cercare di seminare qualcosa, per poi raccoglierlo quando tutto questo sarà finito, non ci si può semplicemente fermare, per chi, come me, fa fatica ogni giorno a sopravvivere per mandare avanti il proprio lavoro.

Poi, ieri sera, nuovo decreto. Lombardia tutta zona rossa, tutto cambia ancora una volta.

Oggi ho lavorato cercando di spiegare alle persone che sono entrate nel mio negozio che potevano farlo rispettando le norme indicate, ho dovuto ripeterlo loro più volte, alla sesta sorridevano quasi come se io fossi matta, questo per dirvi che la gente non capisce o comunque non vuole farlo. Fa molto più comodo, forse. Penso che l’unico modo per imporre queste regole sia davvero chiudere tutto per queste due settimane, altrimenti la gente continuerá ad uscire e ad avere questo atteggiamento menefreghista tipico del nostro paese.

Potrei andare avanti per ore a scrivere di tutto questo, ma lo farò giorno per giorno, pezzettino su pezzettino fino a che tutto questo tempo sarà finito, quando rileggerò tutto questo ricordandomi forse di non dare mai più nulla per scontato.

É assurdo di come ti rendi conto di quanto siano importanti le piccole cose di ogni giorno solo quando te le tolgono, come un abbraccio.